
Chaves s’impossessa della Maglia Rosa al Giro d’Italia
Un dramma ben preparato
La 19esima tappa del Giro d’Italia era pronta a provocare un altro scossone nella classifica generale: con il Colle dell’Agnello (2.744 m s.l. m.): in rotta sin dall’inizio a Pinerolo fino al traguardo in montagna a Risoul, ci si aspettava una battaglia implacabile tra i contendenti della classifica generale.
Può succedere di tutto
Prima dell’inizio della tappa, Chaves era al secondo posto nella classifica generale, tre minuti dietro al leader della gara Steven Kruijswijk. Quello che sembrava uno svantaggio enorme da superare tutto all’improvviso diventava uno scenario realistico quando la maglia rosa cadeva nelle prime fasi della discesa dal Colle dell’Agnello. Il gruppo dei pretendenti principali della classifica generale si era già ridotto drasticamente dopo un attacco di Chaves nella parte alta del Colle dell’Agnello. Dopo l’incidente di Kruijswijk, ce n’era solo per Nibali e Chaves. Durante le parti piane verso la salita finale al Risoul, ricevevano sostegno dai loro compagni di squadra che in origine appartenevano alla fuga.
Tutto si sistema
Le tattiche sia del team Astana che del team ORICA-GreenEDGE si sono dimostrate perfette, poiché i loro leader e compagni di squadra hanno esteso il divario con Kruijswijk e Valverde (Movistar), che hanno disperatamente tentato di limitare i danni. Una volta che il gruppo in testa è arrivato alla salita finale, Nibali e Chaves hanno mantenuto il ritmo sostenuto e hanno guadagnato tempo in maniera coerente rispetto ai loro principali rivali in classifica generale. Mentre Nibali vinceva la tappa a Risoul, Chaves tagliava il traguardo 3 minuti e 42 secondi di fronte a un misero Kruijswijk, prendendo il comando della gara.
È come un sogno divenuto realtà per coloro che ci hanno creduto
“È un sogno”, ha detto Chaves. “Assolutamente incredibile. Il team oggi è stato fantastico un’altra volta ancora, e devo ringraziare tutti del team ORICA-GreenEDGE, perché questo è per tutti noi.” Esteban Chaves è ancora un altro ciclista del team ORICA-GreenEDGE che raggiunge il culmine dello sport dopo una crescita consapevole durata molti anni.