Helias Millerioux conquista il Piolet d’Or per la spedizione sul Nuptse
Helias Millerioux è una guida alpina francese di 30 anni, alpinista di alto livello ed esperto di sci estremo. Attualmente vive a Chamonix e ha trascorso gli ultimi anni viaggiando per il mondo come guida e in spedizioni organizzate di sua iniziativa.
Se l’impegno totale e incondizionato avesse un volto, sarebbe sicuramente quello di Helias. Lo scorso anno ha sciato il Nant Blanc, una via sulla parete nord di Aiguille Verte, dove non sono permessi errori di nessun tipo, aggiungendo alla sua lista di vette Denali, Aconcagua parete sud e molte altre.
Una settimana fa, il 23 settembre, il nostro atleta SCOTT e grande amico Hélias ha ricevuto a Ladek, in Polonia, il Piolet d’Or 2018 per il successo della scalata di una nuova via fino alla vetta del Nuptse, in Nepal, a un’altezza di 7.861 m.
Se chiedi a chiunque quali sono i premi più prestigiosi al mondo, le risposte saranno molteplici. C’è chi dirà il titolo di Coppa del Mondo di calcio, gli Oscar, il premio Nobel, l’oro olimpico e magari anche il premio Pulitzer per la letteratura e il giornalismo. Ma per gli scalatori e gli alpinisti, il premio più prestigioso in assoluto è il Piolet d’Or (o “Golden Ice Axe”, piccozza d’oro).
Il Piolet d’Or, o Golden Ice Axe è essenzialmente il massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale, come Hélias stesso ci conferma. “Non è un premio che capita spesso di ricevere nell’arco di una vita.”
Cosa hanno fatto per meritarselo? Helias e i suoi amici Frédéric Degoulet e Benjamin Guigonnet hanno scalato una nuova, impegnativa via sul versante sud del Nuptse, sull’Himalaya nepalese. Si tratta della vetta mozzafiato a quasi 8.000 m, scalata per la prima volta nel 1961 dalla spedizione britannico-nepalese guidata da Joe Walmsley, che scelse la parete sud (alta circa 2.500 m e larga quasi 5 km) come via di minore resistenza per raggiungere la cima principale, a 7.864 metri.
58 anni più tardi, Hélias e i suoi compagni della “Gang des Moustaches” hanno rielaborato un proprio itinerario e possono essere fieri del risultato raggiunto… e con loro, l’intera comunità dell’alpinismo, ragione per cui hanno ampiamente meritato il Piolet d’Or.
Non stiamo parlando di una spedizione sulle colline dietro casa o appena fuori città. Quando ci si trova lassù, ci sei solo tu e i tuoi compagni, nessun altro. Ogni piccolo problema può trasformarsi in una catastrofe… Basta ascoltare Hélias quando racconta della scalata per rendersi conto dell’impegno che ha richiesto.
“Ci sono voluti 3 anni per scalare il Nuptse, 3 lunghi anni di tentativi prima di riuscire a conquistare questo gigantesco muro vicino all’Everest e al Lhotse. Ricordo il 2015, il 2016 e il 2017 come anni fantastici, molto intensi.
Il 19 ottobre 2017, alle 15:00, Benjamin Guigonnet, Fred Degoulet ed io, Hélias, abbiamo raggiunto la vetta di questa montagna incredibile: è stata un’esperienza travolgente.
Il primo tentativo risale al 2015, con Benjamin Guigonnet e la collaborazione di Ueli Steck e Colin Haley. Purtroppo quell’anno l’impresa non riuscì. Ci trovammo in mezzo a una bufera di neve e vento forte al bivacco dei 6.900 metri. Troppo rischioso, non era il caso di continuare.
Nel 2016, c’erano 4 persone nel gruppo: Fred Degoulet, Ben Guigonnet, Robin Revest ed io. Eravamo davvero intenzionati ad aprire questa nuova via, che termina nella parte più alta del Nuptse, il Nup2, a 7.742 metri. Anche questa volta fummo costretti a tornare indietro, a causa di un errore strategico che ci fermò a 7.350 m, proprio l’ultimo giorno della scalata. Avendo concentrato tutti i nostri sforzi per raggiungere la vetta, che comportava 700 metri di dislivello, avevamo deciso di muoverci con il minimo carico possibile; verificando i tempi di marcia durante l’ascesa, però, ci rendemmo conto che non saremmo mai riusciti a raggiungere la cima a un orario ragionevole, tenuto conto che non eravamo provvisti di cibo ed equipaggiamento per il bivacco. Sapevamo bene a cosa saremmo andati incontro se avessimo proseguito… così fummo costretti a rinunciare.
È con l’ultimo tentativo, nel 2017, che io, Benjamin Guigonnet e Fred Degoulet siamo finalmente riusciti a scalare questa immensa parete del Nuptse, alta 2.200 metri, in 6 giorni e 5 bivacchi lungo il percorso di ascesa. La discesa ha richiesto un bivacco e un giorno e mezzo di cammino. Questa gigantesca parete di roccia ha richiesto in tutto 8 giorni della nostra vita. E abbiamo realizzato il nostro sogno, ricompensato con il Piolet D’Or 2018 per la scalata dell’anno 2017.
Per noi, il Piolet D’Or è l’Oscar dell’alpinismo. È un riconoscimento da parte del mondo dell’alpinismo, dei nostri colleghi e la prova tangibile di ciò che siamo riusciti a conquistare nei lunghi anni spesi a scalare montagne, un premio per ogni tentativo, ogni sforzo fatto. È un vero onore aver ricevuto un riconoscimento di questa portata e non possiamo che esserne entusiasti e fieri.”
Congratulazioni a Hélias e ai suoi amici per il loro traguardo. Aspettiamo già le loro prossime avventure.