Mentre all’Absa Cape Epic per il terzo giorno consecutivo la temperatura saliva a quasi 40°, ogni brontolio in merito all’abbreviazione della seconda tappa da Hermanus a Elandskloof vicino Greyton da 102 km a 62 km è stato rimpiazzato da chiacchiere riguardo la corsa rovente in testa. Ma per la maggioranza dei corridori, oggi si pensava solamente a recuperare e rifornirsi dopo il calore brutale di ieri.
“Un bel po’ di persone hanno sottovalutato il bere in queste condizioni estreme”, ha affermato il campione olimpico Nino Schurter. “Ieri abbiamo fatto come loro quando purtroppo abbiamo passato il punto di ristoro n.3 senza rifornirci. Il recupero e un’alimentazione corretta sono fondamentali per mantenere il livello alto qui, ogni giorno, alla Cape Epic.” Un must: bevande di recupero, cibo sano, carboidrati e massaggi. “Facciamo anche un rapido bagno ghiacciato ogni giorno per fare circolare il sangue nelle gambe.” Anche i pisolini addizionali nel pomeriggio sono fondamentali secondo la campionessa olimpica Jenny Rissveds.
Gli organizzatori della Cape Epic forniscono ogni giorno cibo per 1.350 corridori, 35.500 calorie a settimana per ciascun atleta. Una tonnellata di pasta sarà servita alla fine dell’ottava giornata della gara a tappe.