Storia originale pubblicata su Cycling Tips.
Razionalizziamo l’acquisto delle nostre bici affermando che sono per permettere la creatività. Ma in verità, quando si tratta di giustificare la spesa nel settore emergente delle bici avventura/gravel, siamo più vicini a una riconnessione con l’infanzia. Un’infanzia passata a esplorare i limiti esterni del vicinato sulle pedivelle posteriori di una fidata Huffy di un amico.
Miriamo ancora alle pozzanghere, l’unica differenza è che non ci chiameranno da casa per andare a mangiare.
Quando era giunto il momento di pianificare il nostro viaggio CyclingTips su strade meno percorse, su tracciati e trail delle Alpi Vittoriane, c’erano due cose su cui eravamo decisi.
In primo luogo, se queste bici “macinasterrato” erano mezzi da scoperta, allora avremmo fatto meglio ad andare su tracciati segnati sulle mappe topografiche analogiche, piuttosto che essere limitati da una mappa di calore Strava. In secondo luogo, era importante che in aggiunta all’esplorazione di un nuovo territorio, riuscissimo ad ampliare i nostri orizzonti ciclistici.