We have a more suitable website version for you. Please confirm your country to get the right product availibility and even purchase online.

Informazioni relative ai cookie su questo sito web

Utilizziamo i cookie per raccogliere e analizzare informazioni sulle prestazioni e sull’utilizzo del sito, per fornire funzionalità dei social media e per migliorare e personalizzare contenuti e pubblicità.

Scopra di più

Informazioni relative ai cookie su questo sito web

I cookie utilizzati su questo sito web sono categorizzati. Di seguito può leggere le informazioni sui cookie e accettare o rifiutare alcuni di essi. Se disattiva le categorie di cookie, che prima erano consentite, tutti i cookie assegnati a questa categoria vengono eliminati dal Suo browser. Può trovare ulteriori informazioni nelle spiegazioni delle categorie di cookie.

Scopra di più



Andy Symonds diventa campione francese della serie Skyrunner

16 settembre 2015

Dopo essere entrato nel team internazionale SCOTT Running, Andy Symonds ha confermato un ritorno solido ma intelligente sulla scena dello skyrunning. Con il desiderio di mettere alla prova le sue capacità, Andy si è inizialmente concentrato sulla serie Skyrunning France prima di affrontare di nuovo le gare internazionali. Con la vittoria dell’ultima tappa della Serre Che Trail, Andy porta a casa anche il titolo della serie Skyrunner France 2015.

 

Andy, hai appena corso la Serre Che Trail, come è stata e perché hai deciso di prendere parte a questa corsa?

La Serre Che Sky Race è sempre stata una prospettiva allettante, perché è una vera corsa di montagna che raggiunge altezze elevate. Sono un grande appassionato delle corse in alta montagna, lungo le creste, ecc. e mi piace godere dei meravigliosi panorami che appagano la vista. Quest’anno sfortunatamente la ricompensa scenica non era nelle previsioni, perché ha piovuto forte tutta la mattina, la visibilità era ridotta a poche centinaia di metri e la corsa di conseguenza è stata modificata per ridurre il rischio.serre-che-trail-132294Hai vinto la corsa sempre mano nella mano con tuo fratello Joe, dopo aver corso la maggior parte della gara insieme a lui. Era stato programmato?

Joe mi aveva raggiunto per passare una settimana di vacanza. Vive a Glasgow in Scozia e tutti gli anni gli piace scendere con la sua famiglia per godersi un po’ di sole. Quindi per lui è stato naturale correre sotto una pioggia torrenziale i 48 km di corsa che avevo organizzato per il suo soggiorno! Detto ciò, le condizioni alla fine sono state più congeniali per lui che per me. Mi sembrava di avere i crampi e che i muscoli fossero diventati dei blocchi di ghiaccio. Il piano di corsa era di improvvisare, ma se ci fossimo sentiti entrambi bene e nelle stesse condizioni, allora la cosa logica da fare era di correre insieme; dopo cinque ore trascorse fianco a fianco, abbiamo creduto che fosse bello finire mano nella mano piuttosto che fare lo sprint uno contro l’altro. Sono circostanze eccezionali. Nessuno di noi probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa con nessun altro.serre-che-trail-132296serre-che-trail-132292Questa vittoria ti è valsa il titolo di vincitore della serie Skyrunner France. Quale corsa è stata più difficile per te? Quale ti è piaciuta di più? Quale vorresti correre di nuovo?

Devo dire che sono state tutte diverse, sia in termini di corsa, di condizioni e di come mi sentivo quel giorno. Ventoux ora è quasi la mia classica locale, così ha un posto speciale, soprattutto con l’orribile tempo in cui si corre due volte l’anno... quest’anno nevicava. L’Altispeed è stata una corsa straordinaria, con alcuni scenari bellissimi e punte di notevole altezza, ma non mi sentivo molto in forma quel giorno. Poi Montcalm nei Pirenei è stata una vera classica su e giù dalla valle alla vetta, per finire con la Serre Che, la tappa più lunga e dura della corsa. Mi piacerebbe tornare a Serre Che per vivere l’intera corsa, se gli organizzatori mi garantiscono sole e cielo blu in futuro!

Adesso cosa fai, oltre a festeggiare e bere birra?

Mangio un gelato. Ah, e una corsa in Marocco che mi sembra bella, chiamata UTAT. Ho l’impressione che sarà dura perché ci sono 105 km di montagna. Ciononostante, il paesaggio è incredibile, quindi quando le mie gambe si saranno riprese dalla Serre Che, avranno sicuramente voglia di andare laggiù. Dopo l’UTAT andrò di nuovo nei Pirenei in novembre per l’edizione inaugurale della SCOTT els2900. E poi comincerà la vera ripresa, fino al prossimo anno,

Foto © Robert GOIN  

Confronta dei prodotti (0/4)